Indice di resa cromatica (CRI) che cos'è e quali vantaggi porta

Categoria : Illuminazione

L'indice di resa cromatica (CRI)è un indicatore molto importante da tenere in considerazione quando si vuole scegliere le lampade per i propri ambienti. In questo articolo andremo quindi nel dettaglio a capire che cos'è questo indice, come funziona, riportando anche diversi esempi così da capire esattamente il suo ruolo nell'illuminazione.

Che cos'è l'indice di resa cromatica (CRI)

Si tratta di un parametro che misura la capacità di una sorgente luminosa di riprodurre i colori in modo fedele e naturale.

Proprio per questo motivo è un aspetto che non può essere trascurato nel momento in cui si vogliono scegliere delle nuove lampadine, soprattutto in quegli ambienti in cui la qualità della luce ha un impatto significativo, come l'illuminazione di un negozio, di un'abitazione, di musei o di uffici.

Come funziona l'indice di resa cromatica (CRI)

L'indice di resa cromatica CRI viene calcolato confrontando i colori riprodotti da una fonte luminosa con quelli riprodotti dalla luce solare. Il CRI è valutato su una scala da 0 a 100, quindi le fonti di luce con un CRI più alto riproducono i colori in modo più accurato rispetto alle fonti di luce con un CRI più basso.

Una sorgente luminosa con un CRI inferiore a 80 viene considerata di bassa qualità, mentre una sorgente con un CRI superiore a 90 viene considerata di alta qualità. Quindi una fonte di luce con un CRI di 80 o superiore viene utilizzata generalmente per un'illuminazione domestica, dove la luce viene lasciata più calda e rilassante, mentre una fonte di luce con un CRI di 90 o superiore viene utilizzata in ambienti in cui la qualità della luce è particolarmente importante, come negozi, studi o uffici.

Chiaramente l’indice di resa cromatica CRI è solo uno dei parametri per valutare la qualità dell’illuminazione, c’è anche la temperatura di colore, la distribuzione spettrale della luce, la luminanza, la uniformità della luce etc.

Esistono molte soluzioni di illuminazione con un alto indice di resa cromatica CRI, come ad esempio le lampade a LED, le lampade fluorescenti compatte e le lampade a incandescenza. Il costo di questi apparecchi di illuminazione è leggermente più elevato rispetto a una luce con un basso CRI, ma il miglioramento della qualità della luce e dei risultati che ne derivano ne giustifica l'investimento.

Vantaggi indice di resa cromatica (CRI)

Una fonte luminosa con un alto indice di resa cromatica CRI consente di distinguere con maggiore precisione i colori e i dettagli delle superfici illuminati. Ad esempio, in un negozio di abbigliamento una buona resa cromatica è essenziale per consentire ai clienti di valutare correttamente i colori e le sfumature dei tessuti un oggetto di colore rosso se illuminato con una luce a bassa resa cromatica, apparirà sbiadito e tendente all'arancione o al rosa. Invece, se illuminato con una luce ad alta resa cromatica, il rosso dell'oggetto apparirà intenso e vivido, con tutte le sfumature del colore ben definite.

Non solo quindi l’indice di resa cromatica migliora la nostra percezione dei colori ma consente anche di riconoscere maggiori dettagli di un ambiente o di un oggetto. Negli uffici per esempio dove le ore passate davanti ai computer sono tante, avere una buona illuminazione è fondamentale per evitare l’affaticamento visivo, migliorando così la produttività e riducendo lo stress.

E’ dimostrato infatti che una buona illuminazione è associata a una maggiore soddisfazione lavorativa e a una riduzione delle tensioni.

In sintesi, l'indice di resa cromatica CRI è un parametro importante da considerare quando si sceglie una fonte di luce sia per ambienti domestici che lavorativi. Per scegliere una fonte di luce con un alto CRI, è possibile consultare le specifiche tecniche del prodotto o chiedere consiglio a noi professionisti del mestiere.

Non esitare a contattarci sul nostro sito Diffusione Luce per avere maggiori informazioni!

Scritto da Alice Pruccoli

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