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Bobo Piccoli nasce nel 1927 in una famiglia di intellettuali milanesi. La casa dei Piccoli fu frequentata da Mario Sironi, Carlo Carrà, Giuseppe Ungaretti, Salvatore Quasimodo e molti altri artisti. Piccoli studiò i classici, apprese e assimilò l'arte greca, così come la scultura e l'architettura, l'iconografia e il mosaico. Ama Giotto e il Rinascimento, Caravaggio e Savinio, si è sempre interessato alla luce nell'arte e nell'architettura, al cinema e al teatro. Amava leggere Bertold Brecht, Samuel Beckett e Jean Paul Sartre, surrealisti come Antonin Artaud e André Breton e Fiabe Italiane di Italo Calvino. Mentre la pittura era il suo mezzo principale, Bobo Piccoli cercava costantemente una sintesi tra le arti, portando a molti dei suoi progetti con architetti tra cui Roberto Menghi, Alberto Scarzella, Marco Zanuso, Leonardo Fiori, Ezio Sgrelli.I suoi contributi a opere iconiche di architettura come Petrolchimico di Brindisi (1959), Ian Battistoni, il Palazzo delle Stelline in Corso Magenta a Milano (1972), il Centro Civico di Pieve Emanuele, (1980), la piazza del Comune di Cislago (1981), sono esemplari. Nel 1968 inizia a lavorare per FontanaArte contemplando il rapporto tra arte e prodotti seriali. Piccoli ha realizzato per FontanaArte alcuni elementi luminosi, tra cui le lampade Re e Regina (1968), Modulo (1969), Clessidra (1970) e lo specchio Reame (1968).
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