Ottiche e angoli di apertura: come scegliere il fascio luminoso
Quando progetti l’illuminazione di un ambiente non devi pensare solo alla quantità di luce, ma anche a come questa luce viene distribuita nello spazio. L’ottica e l’angolo di apertura del fascio luminoso sono infatti due elementi fondamentali che determinano l’atmosfera, la funzionalità e il comfort di una stanza.
Immagina la differenza tra una luce ampia che abbraccia tutta la sala da pranzo e un fascio stretto che valorizza un quadro sul muro: stiamo parlando della stessa fonte luminosa, ma con un effetto completamente diverso.
Andiamo più nel dettaglio di questo argomento, che dici?
Angolo di illuminazione
L’angolo di illuminazione è il grado con cui la luce si apre nello spazio una volta emessa dal corpo illuminante. Se scegli un angolo stretto, come 15° o 24°, la luce sarà più concentrata e creerà un effetto scenografico, perfetto per mettere in risalto dettagli o oggetti specifici.
Un angolo ampio, come 60° o 120°, invece, è più adatto quando vuoi distribuire la luce in modo uniforme, ad esempio in un soggiorno o in cucina. La scelta dipende quindi dall’uso che farai della stanza: chiediti sempre se ti serve una luce funzionale, diffusa o d’accento, e regola di conseguenza l’angolo del fascio.
Le ottiche e la qualità della luce
Quando parliamo di illuminazione non possiamo trascurare le ottiche, perché sono proprio loro a determinare come il fascio luminoso viene diffuso nello spazio. Un faretto non si limita a emettere luce: è l’ottica che ne controlla direzione, apertura e intensità.
Esistono ottiche più ampie, che distribuiscono la luce in modo uniforme e diffuso, ideali per ambienti come il soggiorno o gli spazi conviviali, e ottiche più strette, che concentrano il fascio su un punto preciso creando un effetto scenografico o mettendo in risalto un dettaglio architettonico.
La scelta dell’ottica giusta, quindi, non è un dettaglio tecnico secondario ma un vero e proprio strumento creativo: ti permette di modulare l’atmosfera di una stanza e di orientare l’attenzione su ciò che vuoi valorizzare. Quando stai valutando un acquisto, chiediti non solo quanta luce ti serve, ma anche come vuoi che questa luce arrivi nello spazio: uniforme, morbida o intensa e diretta.
Differenze ottica e angolo di apertura
Anche se sembrano la stessa cosa, in realtà ottica e angolo di apertura non coincidono, anche se sono strettamente collegati. L’ottica è il sistema che controlla e dirige la luce emessa dalla sorgente luminosa.
Può essere costituita da lenti, riflettori o diffusori che modellano il fascio e ne determinano le caratteristiche. In poche parole, l’ottica è “lo strumento” che decide come la luce uscirà dal faretto o dalla lampada.
L’angolo di apertura, invece, è il risultato pratico di quell’ottica, ossia l’ampiezza del fascio luminoso proiettato nello spazio. Può essere stretto (per concentrare la luce su un dettaglio, ad esempio un quadro o un tavolo) oppure ampio (per illuminare uniformemente una stanza o una parete).
Calcolo watt luce per stanza
Un'altra delle domande che spesso ci si pone è: quanta luce serve davvero per illuminare bene una stanza? Non esiste una risposta unica, perché dipende dalle dimensioni, dal colore delle pareti e dall’uso che ne farai. Per avere un’idea pratica, considera che la potenza non si misura più solo in watt, ma in lumen, che indicano la quantità reale di luce emessa.
Tuttavia, puoi partire da un calcolo semplice: una stanza da 20 metri quadrati necessita in media di circa 2000-3000 lumen totali. Questo significa che non basta scegliere un faretto qualunque, ma bisogna valutare quanti watt corrispondono ai lumen emessi dal LED che stai considerando, perché la resa luminosa varia da prodotto a prodotto.
Quanto illumina un faretto a LED
Un faretto LED può sembrare piccolo, ma la sua capacità di illuminare dipende da diversi fattori. Non devi fermarti al wattaggio, ma guardare al fascio luminoso e ai lumen. Ad esempio, un faretto da 8-10W LED con un’ottica stretta può sembrare molto più potente di uno da 15W con fascio ampio, perché concentra la luce in un punto specifico.
Ecco perché la percezione di “quanto illumina” non è solo legata alla potenza, ma anche all’uso che vuoi farne. Pensa a un corridoio: più che l’intensità serve uniformità, quindi anche faretti piccoli possono risultare efficaci se distribuiti bene.
L’illuminazione non è solo tecnica, è emozione, è comfort e funzionalità. Ogni scelta che farai, dall’angolo di apertura alla disposizione dei punti luce, influenzerà il modo in cui vivrai la tua casa ogni giorno. Prima di acquistare un faretto o un faro LED, chiediti quindi che atmosfera vuoi creare, quali elementi desideri mettere in risalto e quanto sarà importante la luce per le tue attività quotidiane.
Ricorda che la luce non è un dettaglio, ma un vero e proprio elemento progettuale. Conoscere le differenze tra ottiche, angoli e potenze ti permetterà di trasformare qualsiasi ambiente in uno spazio accogliente, funzionale e davvero tuo.
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Scritto da Alice Pruccoli
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